Con la pensione sociale
si è data concreta attuazione ai principi costituzionali che fanno
obbligo allo Stato di intervenire a protezione dei cittadini sprovvisti
dei mezzi per vivere.
È una prestazione strettamente assistenziale per cui non sono richiesti requisiti assicurativi o contributivi.
È stata corrisposta a coloro che hanno presentato domanda e maturato i requisiti entro il 31.12.1995.
Coloro che hanno maturato i requisiti ovvero hanno presentato domanda dal 1.1.1996, hanno diritto all'assegno sociale.
Il diritto alla pensione sociale era riconosciuto ai cittadini
italiani e ai cittadini di Stati membri dell’ Unione Europea di 65 anni
di età, residenti abitualmente ed effettivamente in Italia, sprovvisti
di reddito o in possesso di redditi di importo inferiore ai limiti
stabiliti dalla legge.
La residenza e la cittadinanza erano condizioni per la concessione
della pensione sociale e sono tuttora requisiti necessari per la
conservazione del diritto.
La pensione sociale decorreva dal 1° giorno del mese successivo a
quello di presentazione della domanda in presenza di tutti i requisiti
previsti dalla legge (età, cittadinanza, residenza effettiva e dimora
abituale in Italia, requisiti reddituali).
È determinato annualmente in relazione all’aumento percentuale delle pensioni, fissato con decreto ministeriale.
In relazione all’entità del reddito personale e/o coniugale, la pensione sociale può essere erogata in misura intera o ridotta.
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