martedì 17 aprile 2012

Al via anche quest’anno il bonus gas

Le famiglie numerose a basso reddito possono aver diritto a un contributo alla spesa sostenuta per la fornitura di gas naturale. I criteri e le modalità applicative del bonus, introdotto a partire dal l° gennaio 2009, so fissati dall'Autorità per l'energia elettrica gas con proprie delibere.
Il beneficio può essere richiesto dagli utenti che utilizzano per uso domestico il gas naturale distribuito a rete (non vale il gas in bombola o per il Gpl) sia con un contratto di fornitura a loro direttamente intestato sia con contratti stipulati con unità condominiali. Per aver diritto al bonus i richiedenti devono risultare in possesso di un reddito, calcolato secondo i parametri Isee, non superiore a:
7.500 euro per la generalità dei casi;
20.000 euro per le famiglie con almeno quattro figli a carico.

L'agevolazione è applicata in relazione alla tipologia di utilizzo del gas: solo per acqua calda e cottura dei cibi, solo per riscaldamento, oppure per entrambi gli utilizzi.
Il valore del beneficio, che può sommarsi al bonus elettrico, è differenziato a seconda della zona climatica in cui si trova l'abitazione e al numero dei componenti il nucleo familiare. Per il 2012, il bonus può variare da un minimo di 35 euro fino a un massimo di 220 per le famiglie fino a quattro componenti, mentre per le famiglie con più di quattro componenti il bonus potrà andare da un minimo di 56 euro fino a un massimo di 318.
La richiesta del bonus deve essere inoltrata al Comune di residenza, utilizzando la modulistica predisposta dall'Autorità per l'energia o anche tramite un Caf, se designato allo scopo dallo stesso Comune.
La somma spettante verrà posta in pagamento secondo due diverse modalità: il titolare di un contratto diretto di fornitura troverà una deduzione nella bolletta; mentre chi utilizza un impianto di riscaldamento condominiale e non ha un contratto diretto riceverà il bonus tramite un bonifico da riscuotere presso gli uffici postali.
Il bonus viene erogato per un periodo di 12 mesi, al termine del quale sarà necessario presentare una nuova domanda con certificazione Isee aggiornata.     
Fonte: Famiglia Cristiana n. 17/2012 - Previdenza e assistenza: PAOLO FERRI

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