Sono stati aggiornati, secondo l’indice Istat, i contributi previdenziali e assistenziali dovuti all’Inps per i collaboratori domestici. Lo ha reso noto l’Istituto previdenziale in una recente circolare, contenente i nuovi importi.
I contributi sono calcolati in modo diverso a seconda che il collaboratore familiare presti la propria attività lavorativa con orario inferiore o superiore alle 24 ore settimanali. Se non supera le 24 ore, il contributo orario è commisurato a tre diverse fasce di retribuzione. Se l’orario, invece, è di almeno 25 ore settimanali, il contributo orario prescinde dalla retribuzione corrisposta ed è fisso per tutte le ore lavorate. La retribuzione presa a riferimento per individuare il contributo corrispondente comprende, oltre alla paga oraria concordata tra le parti, anche la tredicesima mensilità e l’eventuale indennità di vitto e alloggio, calcolate in misura oraria.
Il contributo previdenziale, che garantisce la copertura assicurativa per la pensione, la maternità, la disoccupazione, gli assegni al nucleo familiare, nonché l’assicurazione contro gli infortuni e le malattie professionali, viene versato, oltre che per le ore di effettivo lavoro, anche per quelle di assenza comunque retribuite (malattia, ferie, festività...).
Il versamento è trimestrale e deve essere effettuato entro i primi 10 giorni del trimestre successivo a quello di riferimento. La prossima scadenza per il pagamento dei contributi, relativi al 1° trimestre (gennaio-marzo), sarà dunque il 10 aprile prossimo. In caso di cessazione del rapporto di lavoro, la contribuzione va versata entro 110 giorni successivi alla cessazione stessa. Il pagamento può essere effettuato tramite bollettino Mav, utilizzando il circuito “Reti amiche” (tabaccherie, sportelli bancari di Unicredit) o i servizi on-line sul sito dell’Inps. Fonte: Famiglia Cristiana
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